LEGGE DI STABILITA' 2024


 

Di seguito i principali interventi previsti nella manovra per l'anno 2024:

  • riforma IRPEF: gli scaglioni vengono ridotti da quattro a tre, con l'accorpamento dei primi due. Fino a 28mila euro l'aliquota sarà al 23%, mentre da 28mila a 50mila euro sarà al 35% e oltre 50mila al 43%. Inoltre, viene ampliata fino a 8.500 euro la soglia della "no tax area";
  • taglio del cuneo fiscale prorogato per il 2024. Per i redditi fino a 25mila euro il taglio sarà del 7%, mentre per i redditi fino a 35mila sarà del 6%. Per il rinnovo sono stati destinati circa dieci miliardi. La riduzione del cuneo contributivo insieme alla nuova aliquota IRPEF porteranno ad un rafforzamento delle buste paga dei lavoratori dipendenti fino a 1.298 euro annui;
  • Famiglia e natalità, la manovra ha riservato un miliardo di euro per le misure a favore delle famiglie, tra cui:

    • Assegno unico per i figli, con un importo massimo di 1.400 euro al mese per i nuclei familiari con ISEE fino a 50mila euro;

    • rafforzato il Bonus asilo nido, con un importo massimo di 3mila euro;

    • Bonus baby-sitting, con un importo massimo di mille euro;

    • confermata la carta Dedicata a te con uno stanziamento di 600 milioni di euro per acquistare generi di prima necessità e carburanti;

    • prorogato il fondo per il bonus sociale elettricità anche per il primo trimestre 2024, ma arrivano nuove soglie ISEE: fino a 9.530 (prima era fino a 15mila) euro annui o sotto i 20mila (e non più 30mila) per i nuclei numerosi con almeno quattro figli a carico. Confermato invece il contributo straordinario che aumenta con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico.

  • Lavoro:

    • esonero contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza;

    • detassazione confermata per i premi produttività al 5%;

    • proroga del contratto di apprendistato professionalizzante di primo livello fino al 31 dicembre 2026;

    • decontribuzione per le madri lavoratrici con figli, che prevede l'esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di 3mila euro l'anno. Questa agevolazione si applica per un anno alle donne con due figli, fino all'età di 10 anni del più giovane, e in via sperimentale, per tre anni per coloro che hanno 3 o più figli, fino ai 18 anni del più giovane;

    • fringe benefit: si potrà usare per pagare le utenze domestiche, affitto e interessi sul mutuo. La soglia di esenzione è stata rivista fino a mille euro per tutti e fino a 2mila euro per i lavoratori con figli;

    • detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere.

  • Imprese:

    • maggiori deduzioni dal 120% fino al 130%, per assunzioni a tempo indeterminato di giovani, donne, lavoratori di categorie svantaggiate ed ex percettori del reddito di cittadinanza;

    • stanziati 1,8 miliardi per il credito di imposta delle imprese che investono in beni strumentali destinati a strutture produttive attive nei territori compresi nella ZES unica del Mezzogiorno;

    • sono state previste risorse aggiuntive anche per i contratti di sviluppo, la Nuova Sabatini e il fondo crescita sostenibile;

    • rinviata al primo luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax.

  • Pensioni:

    • gli strumenti di anticipo pensionistico già in vigore, come Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna, sono stati prorogati per l'intero 2024 con alcune modifiche:

      • Quota 103, i requisiti rimangono 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma il ricalcolo dell'assegno avverrà interamente con il metodo contributivo;

      • Ape sociale: è previsto un aumento del requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e 5 mesi;

      • Opzione Donna, per l'accesso la soglia aumenta a 61 anni, scendendo a 60 con un figlio e a 59 con due o più figli.

    • sono garantiti i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 per medici, personale sanitario, dipendenti di enti locali, ufficiali giudiziari e maestri, ai quali non si applicherà la revisione delle aliquote di rendimento previdenziali;

    • nel 2024, confermato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all'inflazione, che tutela le pensioni più basse.

  • infrastrutture: il governo ha stanziato 110 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, tra cui la realizzazione di nuove linee ferroviarie, l'ammodernamento delle strade, la digitalizzazione e il Ponte sullo Stretto;

  • rinnovo dei contratti pubblici: il governo ha stanziato 3 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti pubblici nel 2024 e 5 miliardi nel 2025. A questi si aggiungono ulteriori risorse per il personale medico sanitario e per i comparti sicurezza e difesa;
  • Fondo sanitario nazionale: per la sanità sono previsti i seguenti stanziamenti: 3 miliardi di euro per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi di euro a decorrere dal 2026;
  • Mutui prima casa: rimane operativo il Fondo di garanzia sia per le famiglie numerose che per i giovani under 36, ma solo per il 2024, anche in caso di surroga del mutuo originariamente acceso per la prima casa, nel caso in cui le condizioni economiche rimangano sostanzialmente invariate o siano migliorative di quelle originarie.

  • Diminuzione del canone Rai da 90 a 70 euro.

Altre misure previste dalla legge di bilancio 2024 riguardano:

  • istruzione: 1,5 miliardi di euro per il potenziamento dell'offerta formativa, tra cui il rifinanziamento dei voucher per l'istruzione parentale;
  • ricerca: 1,2 miliardi di euro per la ricerca scientifica, tra cui il finanziamento di progetti di ricerca sulle tecnologie emergenti;
  • ambiente: 1,1 miliardi di euro per la tutela dell'ambiente, tra cui il finanziamento di progetti di sviluppo sostenibile;
  • cultura: 1 miliardo di euro per la cultura, tra cui il finanziamento di progetti di valorizzazione del patrimonio culturale;
  • Ucraina: prorogato lo stato di emergenza per assicurare assistenza e soccorso, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina fino al 31 dicembre 2024.

LEGGE DI STABILITA' 2012

Legge di stabilità 2012 pubblicata in Gazzetta ufficiale
Legge 12.11.2011 n° 183 , G.U. 14.11.2011

Pacchetto lavoro, pensioni, dismissioni del patrimonio pubblico, nuove norme per la velocizzazione delle opere pubbliche necessarie alla realizzazione delle infrastrutture energetiche strategiche (project financing, defiscalizzazioni), credito di imposta per la ricerca scientifica, liberalizzazione dei servizi pubblici locali e degli ordini professionali.

E' quanto prevede la Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità 2012, ex legge finanziaria) approvata in via definitiva dal Parlamento il 12 novembre 2011 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale 14 novembre 2011, n. 265.

In particolare il provvedimento prevede:

  • la soglia dei 67 anni, a partire dal 2026, per andare in pensione di vecchiaia;
  • un piano per ridurre il debito degli enti locali;
  • liberalizzazione dei servizi pubblici locali;
  • riforma degli ordini professionali con l'abolizione delle tariffe minime e la possibilita' di costituire società;
  • possibilità di ricollocare mediante la mobilità i dipendenti pubblici in esubero;
  • aumentano le accise sui carburanti;
  • raddoppio del contributo unificato per i ricorsi in Cassazione;
  • decontribuzione per tre anni dei nuovi contratti di apprendistato;
  • contratto di inserimento per le donne;
  • misure per agevolare il telelavoro.

 


AMIANTO in COMUNE UNA BATTAGLIA A TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI.

 

 

In quest’articolo non si parla di lotta sindacale a difesa del salario o di pensioni;

siamo convinti che la cosa più importante per i lavoratori sia la tutela della salute e come potrete capire nelle righe successive, il CSA sin dal principio appoggia e promuove quest’ argomento.

Tutto iniziò ad agosto di un anno fa quando il nostro delegato di via Larga Claudio Dell’Erba in collaborazione con lavoratori, Movimento 5 Stelle e il delegato Antonio Cusimano Slai Cobas decise di appoggiare a livello sindacale la denuncia del Consigliere Mattia Calise sulla presenza di amianto in via Larga.

A seguito delle prime segnalazioni il 2 aprile si è tenuta una prima conferenza stampa atta a sensibilizzare i lavoratori e i cittadini sui rischi derivati dall’esposizione amianto riscontrati in alcuni siti analizzati nel palazzo comunale di via Larga, sede storica del comune di Milano ove giornalmente transitano migliaia di cittadini e 600 lavoratori.

Padrone di casa della conferenza fu il consigliere comunale Mattia Calise del M5S che ha illustrato la risposta all’interrogazione sul tema amianto presentata in consiglio comunale il 2 febbraio scorso.

Nel documento venivano indicati i livelli dispersione di fibre amianto nei siti censiti, da sottolineare che le fibre killer risultano sotto la soglia minima di legge,cosa che non deve comunque far scendere l’attenzione sul pericolo.

Il 3 aprile alla presenza del delegato CSA C.Dell’Erba, A.Cusimano SLAI COBAS, il consigliere M5S M.Calise e il presidente B.Rizzo si procede alla bonifica del sottotetto.

Gli stessi protagonisti a palazzo Marino il 27 aprile con l’adesione della CISL danno vita a un convegno informativo sui rischi amianto con la partecipazione dell’ex professore di Patologia Generale dell’università di Torino prof. Ugazio che con estrema chiarezza ha illustrato i presenti sui rischi legati all’amianto, anche in presenza di valori nei limiti legali vi è la possibilità di un effetto accumulo.

Proprio per questo abbiamo chiesto la messa in sicurezza e la bonifica dell’amianto presente nel palazzo.

Il 10 maggio un nuovo sollecito è stato presentato, agli iniziali CSA e SLAI COBAS  si sono aggiunte altre sigle sindacali CISL,UIL, DICCAP e USB oltre a numerosi RSU e RLS.

 

articolo di:

Claudio Dell'Erba

 

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